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Prove invalsi 2019: a che servono e cosa sono? Ecco tutte le risposte

Da un po’ di anni le prove invalsi sono entrate a far parte in tutte le famiglie d’Italia. Ma cosa sono? E qual è la loro utilità?

L’acronimo sta esattamente per “Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione” e si potrebbero classificare come degli esami che gli alunni delle elementari, scuole medie e superiori si dovranno sottoporre.

Cosa determinano le prove invalsi?

Anche le prove invalsi per il 2019 si dichiarano concluse. Come di consueto, anche per quest’anno la prima è stata volta il 3 maggio. Secondo molti dirigenti scolastici (nonostante l’approvazione di quasi 10 anni fa) questi esami standardizzati sarebbero futili.

Allora la domanda sorgerebbe spontanea “a cosa servono e soprattutto cosa valutano?”. A spiegarlo sarebbe stato Andrea Gavosti, nonché esperto di formazione scolastica e appartenente alla fondazione Agnelli (Giovanni).

Influiscono sul voto finale?

Come molti potrebbero pensare (in primis i genitori degli studenti), le prove invalsi non fanno media (salvo il caso in cui si sostiene l’esame di terza media). Infatti, lo stesso Gavosti ha spiegato che gli esami valuteranno complessivamente il livello di preparazione degli allievi.

Motivo per cui il test va consegnato anonimamente e di conseguenza non farà né curriculum e né tanto meno potrà essere comunicato il risultato a fine esame.

Cosa comprendono e quali materie ci saranno?

Le prove invalsi anche per il 2019 prevedono esclusivamente due materie:

  1. Italiano
  2. Matematica

Anche qui va fatta una precisazione importante, gli esami non saranno a risposta multipla e né tanto meno conterà l’apprendimento a memoria delle nozioni a livello generale.

La prova va quindi considerata su tutti gli alunni che vi parteciperanno, i quali dovranno “dimostrare” di saper rispondere con logica.

I risultati delle prove invalsi a chi servono?

Una volta appreso il concetto di prove invalsi, un’altra curiosità sorge sui risultati. Dal momento in cui il test è anonimo, anche il voto finale non sarà pubblicato.

I voti resteranno alla scuola e agli insegnanti, secondo il quale potranno scrutare il livello degli studenti che formeranno le successive classi medie o superiori che siano.

Il questionario dello studente: a che serve?

Con le prove invalsi è stato introdotto anche il questionario obbligatorio per lo studente della scuola elementare. A spiegarne l’utilità è stato ancora una volta, l’esperto Andrea Gavosti.

Il direttore della scuola Agnelli ha spiegato infatti, che il documento serve ad individuare la situazione familiare dell’allievo e delle sue buone o cattivi abitudini di vita.