Media literacy in classe: strategie per insegnare ai bambini a valutare criticamente le informazioni online

I bambini di oggi sono chiamati nativi digitali, proprio perché sono cresciuti a pane e tecnologia e hanno una grande padronanza dei dispositivi elettronici già in tenera età. Il problema è che, interagendo solo virtualmente e dietro uno schermo, si rischia di perdere quell’empatia che è invece un tratto tipico dell’umanità.

Educare al rispetto e all’empatia verso il prossimo nell’online, nei videogiochi e nel metaverso è essenziale per educare e far crescere i bambini in modo sano, anche in un contesto tecnologico e virtuale, poiché dall’altra parte dello schermo c’è sempre una persona reale.

La buona educazione in rete

Esercitare l’empatia digitale è una sfida che dobbiamo imparare ad affrontare e a trasmettere ai più piccoli, proprio come facciamo nella vita reale. Ed è esattamente questo l’obiettivo di Neoconnessi, il progetto di WINDTRE che dal 2018 accompagna i bambini delle scuole primarie, ma anche i docenti e le famiglie, a vivere la rete in sicurezza e cogliere tutte le opportunità.

Per identificare l’insieme di regole informali che disciplinano il buon comportamento di un utente sul web, si ricorre al termine inglese Netiquette che unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello francese étiquette (buona educazione). Il progetto spiega l’importanza del rispetto delle regole di Netiquette e aiuta gli studenti ad acquisire i meccanismi necessari per padroneggiare nel modo giusto i mezzi di comunicazione in classe e a scuola, esplorando gli approcci didattici e le risorse educative più adeguate per promuovere una comprensione profonda e consapevole dei media digitali.

Cosa si intende per media literacy?

Media literacy significa letteralmente “alfabetizzazione mediatica”, cioè quell’insieme di conoscenze, nozioni e competenze che consentono di utilizzare in modo proficuo e virtuoso i mezzi di comunicazione e i contenuti in modo sicuro e consapevole. I bambini e i ragazzini di oggi passano moltissimo tempo sui computer e soprattutto sui cellulari e, in un’età così curiosa ma anche vulnerabile, possono facilmente intraprendere sentieri pericolosi.

La media literacy punta invece a insegnare loro lo sviluppo critico, conducendoli verso un percorso di analisi che li aiuti a riflettere sulle fonti, sul linguaggio usato, sui simboli e in generale su tutti gli aspetti visuali. La media literacy aiuta i bambini a sviluppare competenze critiche nella valutazione delle informazioni online e si pone 3 obiettivi principali:

  • insegnare a diffondere contenuti positivi;
  • educare a non favorire la negatività;
  • imparare a dissentire rispettosamente.

 Come insegnare la netiquette ai bambini?

Su Internet, come nella vita reale, bisogna rapportarsi col prossimo seguendo le regole della buona educazione. Nei casi più gravi gli utenti molesti o sgarbati possono essere segnalati e addirittura bannati da chat e forum. I bambini, imparando ad essere rispettosi a scuola sul web, lo saranno anche al di fuori delle mura scolastiche, sia nel mondo reale che in quello virtuale.

Da non dimenticare che i casi più gravi, come l’ingiuria e la diffamazione (anche se per via telematica), possono essere punite anche penalmente. Se ai bambini non viene data un’educazione in tenera età, rischiano di trovarsi in guai ben più seri quando crescono se offendono e diffamano online.

I bambini in tenera età sono come delle spugne e apprendono tutto. Per questo motivo è importante insegnare loro le motivazioni di un “no” e di un “sì”, nella vita reale come in quella virtuale, a casa come a scuola.

Insegnare ai bambini la netiquette è la stessa cosa che insegnare loro la buona educazione, anche online. Ciò che cambia è chiaramente il contesto, che rende il tutto più complesso. Nell’online non c’è contatto visivo e le connessioni interpersonali e ambientali mancano, quindi si fa più fatica a comprendere se una parola può ferire, offendere o mortificare l’altra persona. Il web tende a spersonalizzare e de-umanizzare i rapporti, ma non va dimenticato che dietro lo schermo ci sono persone reali, con le quali bisogna imparare a entrare in empatia, come nella vita reale.

Le regole della netiquette

Ci sono due regole molto semplici e anche divertenti che aiutano a insegnare la netiquette ai bambini:

  1. Giocare insieme. I genitori possono cimentarsi con i loro figli con alcuni giochi, come quello proposto da NeoConnessi pensato per bimbi da 8 a 11 anni, dove vanno applicate regole specifiche in contesti diversi;
  2. Scrivere insieme le regole. Bisogna stilare delle regole da seguire per vivere al meglio il mondo digitale in famiglia.