Guida alla corretta gestione del defibrillatore nelle scuole

Si spera di non doverlo mai usare, ma in caso di necessità è fondamentale sapere come si utilizza: il defibrillatore a scuola è uno strumento prezioso e in grado di salvare vite.

Ne parliamo insieme agli esperti di Life Care Academy realtà che propone percorsi formativi e corsi di primo soccorso a Udine e provincia.

Quello relativo all’uso del defibrillatore a scuola è un tema molto importante: ecco perché auspicabile che, nelle istituzioni di ogni grado e ordine, sia chiaro in che modo tale strumento deve essere utilizzato. Indicato dalla scritta AED (o DAE) sull’involucro che lo custodisce, il defibrillatore semiautomatico permette di effettuare un intervento tempestivo in presenza di un arresto cardiaco improvviso, in modo particolare in occasione dell’attività sportiva e in generale nelle situazioni che prevedono un significativo coinvolgimento fisico.

Come funziona il defibrillatore

Qual è il meccanismo di funzionamento di un defibrillatore? Esso analizza il ritmo cardiaco del soggetto su cui viene posto, e indica a chi lo utilizza che è necessario erogare una scarica elettrica nel caso in cui il cuore sia caratterizzato da un ritmo cardiaco mortale. Il rilascio della scarica viene effettuato per mezzo degli elettrodi che sono stati incollati sul petto del paziente. In questo modo, l’attività anormale del cuore viene bloccata, e il battito cardiaco può essere ripristinato in maniera regolare, in virtù di un processo che, in definitiva, resetta il cuore. Ogni defibrillatore semiautomatico è studiato in modo da guidare le azioni di chi lo usa in tutti i momenti del soccorso, e segnala in modo chiaro se ci sia bisogno oppure no di erogare la scarica.

Dove deve essere messo il defibrillatore: la collocazione a scuola

È auspicabile che la presenza del defibrillatore venga messa in evidenza con una segnaletica dedicata nei locali scolastici. Questo strumento salvavita dovrebbe essere inserito in un armadietto a muro dedicato, in un locale interno della scuola, in modo che risulti il più possibile visibile: è fondamentale che il luogo in questione sia facilmente accessibile e ben illuminato. Qualora si scelga di collocare un defibrillatore all’aperto, per esempio in cortile o accanto a un campetto da basket, è opportuno verificare che esso non sia sottoposto a temperature troppo basse o troppo alte. In particolare, occorre evitare che lo strumento sia esposto alla luce del sole nel corso delle ore più calde del giorno, poiché ciò nei mesi estivi potrebbe compromettere il suo funzionamento.

La normativa di riferimento

A proposito dei soggetti che hanno la facoltà di usare il defibrillatore a scuola, il riferimento normativo è rappresentato dalla legge n. 116 del 4 agosto 2021, che con l’articolo 3, andando a modificare la legge n. 120 del 3 aprile del 2001, ha indicato che anche il personale sanitario non medico può utilizzare il defibrillatore automatico o semiautomatico, così come il personale non sanitario che sia stato formato in relazione alle attività di rianimazione cardiopolmonare. Qualora non sia presente personale sanitario e in mancanza di personale non sanitario formato, il defibrillatore automatico o semiautomatico può essere utilizzato, a fronte di un sospetto arresto cardiaco, anche da coloro che non possiedono i requisiti indicati poco sopra. A coloro che usano un defibrillatore o che effettuano una rianimazione cardiopolmonare con l’intento di prestare soccorso a una persona che potrebbe essere stata colpita da un arresto cardiaco pur non possedendo i requisiti in questione, si applica l’articolo 54 del codice penale, che riguarda lo stato di necessità: esso prevede che non possa essere punito chi agisca per essere stato obbligato dalla necessità di salvare un altro individuo dal pericolo effettivo di un grave danno che non si potrebbe evitare in altro modo.

La formazione per i collaboratori scolastici e i docenti

Come si vede, dunque, la norma consente di usare il defibrillatore a coloro che non rientrano nella categoria del personale sanitario a condizione che possano vantare una formazione dedicata in materia di rianimazione cardiopolmonare: è il caso per esempio dei collaboratori scolastici e dei docenti per i quali il dirigente scolastico, che secondo il Testo unico sulla sicurezza è il datore di lavoro, abbia previsto delle attività di formazione mirate al corretto utilizzo di tali strumenti. In situazioni di emergenza, comunque, il defibrillatore può essere adoperato anche da coloro che non hanno una formazione adeguata in merito.

Il corso BLSD

Risulta evidente che sarebbe auspicabile garantire sia al personale ATA che al corpo docente una formazione ad hoc per l’uso del defibrillatore. Essa può essere assicurata attraverso un corso BLSD (acronimo che sta per Basic Life Support & Defibrillation), con il quale si illustrano le manovre di primo soccorso e le azioni che devono essere messe in pratica in situazioni di emergenza, e soprattutto in caso di sospetto arresto cardiaco o respiratorio. Sia gli operatori sanitari che gli operatori non sanitari possono mettere in atto le procedure salvavita. La tempestività rappresenta in ogni caso la dote fondamentale per assicurare un esito positivo degli interventi.