Cosa fare dopo il diploma

Ci siamo, il momento degli esami di maturità si avvicina, e con loro la voglia di diventare grandi, quella gioia di decidere il proprio futuro che ci fa venir voglia di spaccare il mondo. Messa da parte l’ipotesi di andare a lavorare, abbiamo scelto che il nostro futuro passa ancora per i libri, optando per l’università.

Abbiamo quindi davanti almeno altri 3 anni di studio, che diventano 5 scegliendo una laurea a ciclo unico o un percorso di studi che comprenda anche una laurea magistrale, ma la cosa non ci spaventa. Quello che ci preoccupa, però, sono le conseguenze della nostra scelta, sia nell’immediato che dopo.

Resto a studiare nella mia città o mi trasferisco? Se scelgo di studiare fuori sede, troverò subito una stanza in affitto? Mi troverò bene con i miei nuovi compagni di corso? E poi, pensando al dopo: troverò lavoro dopo la laurea? Quali sono le prospettive salariali? Quanta è alta la percentuale di disoccupazione con la mia laurea? Dovrò trovare lavoro all’estero? A queste e ad altre domande proveremo a rispondere in questo articolo, che riassume i dubbi degli studenti che hanno appena deciso cosa fare dopo il diploma.

Le facoltà migliori e peggiori

Facciamo fin da subito una premessa. Non esistono facoltà “migliori” e facoltà “peggiori” nel senso assoluto del termine. Ognuna di esse ha pregi e difetti, ma sono tutte sullo stesso piano dal punto di vista del rispetto che si meritano.

Tuttavia, dati alla mano, emerge uno scenario impietoso per alcuni corsi di laurea, e uno decisamente più roseo per altri. Iniziamo quindi col dire che ingegneria e medicina sono le facoltà universitarie con le quali è più semplice trovare lavoro dopo la laurea.

Ingegneria

Secondo uno studio di Almalaurea, il 91% dei laureati trova un’occupazione dopo 3 anni, il 96% dopo 5 anni. Un dato che indica la quasi certezza che una laurea in ingegneria è in grado di sconfiggere la crisi e la scarsità occupazionale tipica di questi tempi. Già dopo un anno dalla laurea oltre il 75% dei laureati ha un lavoro, dato ovviamente medio, poichè è variabile da corso in corso.

Per quanto riguarda lo stipendio, lo studio di Almalaurea conferma un guadagno mensile netto più alto rispetto alla media, quasi 150 euro in più alla prima busta paga, mentre a 5 anni dalla laurea lo stipendio medio oscilla tra i 1500 e i 1600 euro al mese.

Medicina

Secondo uno studio del 2015 del Sole 24 ore, il 97% dei laureati in medicina trova lavoro, dopo in media 9,8 mesi dall’ottenimento del diploma. Anche lo stipendio è piuttosto buono, si parla di una media di 1593 euro al mese. Da notare che nel calderone “medicina” entrano a far parte anche le professioni sanitarie.

Le peggiori facoltà per trovare lavoro

Parliamo adesso dei corsi di laurea meno richiesti. In queste facoltà il problema potrebbe essere dovuto all’eccessiva offerta di figure professionali, un mercato del lavoro arretrato, o chissà quale altro motivo. Fatto sta che soltanto il 25% circa dei laureati in scienze alimentari lavorano, la facoltà maglia nera di questa spiacevole classifica. La seguono sociologia e scienze politiche, lingue (sia occidentali che orientali), fisica e matematica, lettere e filosofia, e scienze della comunicazione, che si attesta al 51%.

Altri corsi di laurea

Per quanto riguarda gli altri corsi di laurea, va segnalato il 70% di laureati che lavorano dopo aver concluso informatica, seguiti a stretto giro dal 69% di economia, 60% di architettura e veterinaria, mentre giurisprudenza, psicologia, scienze dell’educazione e biologia si attestano tutti tra il 50% e il 60%. Da notare che gli studenti di psicologia devono aggiungere ulteriori anni di studio per le scuole di specializzazone.