TUTOR: ANTONELLA DABUSTI CORSISTA: PATRIZIA NICOLETTI CLASSE E1

Prima di passare nel vivo della mia relazione finale vorrei fare alcune precisazioni che ritengo utili al fine di comprendere meglio la validità del percorso effettuato. Insegno nella scuola primaria e mi dedico all’ambito logico matematico.

Fin dalla prima classe cerco di abituare gli alunni all’uso della logica e all’approfondimento diretto delle problematiche affrontate soprattutto per quanto riguarda lo studio delle scienze. Ritengo che sia di fondamentale importanza fare in modo che gli alunni sperimentino “sul campo” facili soluzioni ai problemi più che riempire le loro testoline di concetti e teorie: portarli alla deduzione logica, insomma, è il primo traguardo che mi pongo.

Da ambientalista convinta, inoltre, cerco di “convertire” da subito alunni e genitori a piccole pratiche quotidiane che possano diventare abitudini di vita atte alla tutela del nostro patrimonio ambientale. Ecco perché ogni anno dedico il monte ore di Scienze ad un progetto che, partendo da uno degli argomenti che sembra maggiormente interessare gli alunni, li coinvolga al massimo anche attraverso attività non consuete.

Il progetto prevede sempre l’uso delle TIC nella didattica: attraverso l’uso di facili software free gli alunni si abituano a manipolare suoni, immagini, foto, imparano ad usare scanner, stampante, webcam, microfono, imparano a costruire slogan, loghi, ad utilizzare font e colori anche per la costruzione di un prodotto finale da consegnare alle famiglie. Siamo partiti da cose molto semplici (creazione di un libricino elettronico con poesie sull’acqua, il ciclo della vita, la catena alimentare) per poi passare ad una presentazione in power point realizzata su cd auto avviante…proprio come fosse un film (dicevano i miei alunni).

Naturalmente il lavoro nell’aula multimediale era la parte che preferivano e tutti davano il proprio contributo secondo le loro possibilità e conoscenze (si tratta di bambini che spesso il computer imparano a conoscerlo solo a scuola…):erano pronti ad imparare ma anche a seguire ciò che io facevo quando “assemblavo”il loro materiale con programmi a loro sconosciuti: sono sempre stati parte attiva del lavoro, unici protagonisti del prodotto finale di cui sceglievano ogni elemento che io mi “limitavo” ad “informatizzare”.

Per questo progetto,invece, le cose sono andate un po’ diversamente : gli alunni, nel corso dell’anno scolastico non hanno mai mostrato molto interesse nello studio di pagine e pagine fatte di nomi complessi di specie e famiglie di piante e animali. Erano spesso poco propositivi anche nel fare domande e nel chiedermi spiegazioni aggiuntive (cosa che avviene normalmente quando l’argomento è per loro accattivante).

Molte volte, poi, mi chiedevano se stavo pensando ad un nuovo progetto per loro e molte volte hanno voluto parlare dei nostri vecchi lavori alle nostre 2 nuove compagne di viaggio (le 2 colleghe insegnanti di sostegno)che, sentendo i loro racconti e visionando i vecchi lavori, mi hanno detto:Patrizia fatti venire un’idea anche quest’anno.

Eravamo già a marzo ed io ero alle prese con la realizzazione del compito DOL sull’uso avanzato di power point mentre nella mia città (Napoli) stavamo lottando contro i rifiuti(cosa ben nota a tutti)…Insomma :realizzo il mio compito sulla salvaguardia ambientale(che allego). Viene fuori un buon prodotto facile da seguire e di bell’impatto, i cui spunti di approfondimento erano veramente molti e di facile navigazione… et voilà!!!!Ecco pronto il punto di partenza del nuovo progetto.

Aggiungo, per dovere di cronaca, che molto di ciò che è stato fatto, non era stato da me preventivato perché ritengo importante che molti spunti allo svolgimento di alcune attività più che di altre mi sia dato dagli alunni. Ciò è avvenuto per la realizzazione dei testi musicali così come per l’adozione del Delfino. Un grazie particolare lo devo alle colleghe Belluomo e Poziello (le 2 colleghe di sostegno del modulo) che hanno condiviso con me tutto il lavoro organizzativo, operativo e pratico del progetto sempre pronte a sposare in pieno le idee che man mano prendevano forma nella mia mente!

1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti

∗ L’idea del progetto è nata dalla situazione contingente che gli alunni stavano vivendo: Melito, cittadina dell’hinterland napoletano, è stata colpita in pieno dal problema dei rifiuti. Spesso gli alunni venivano a scuola passando tra cumuli di rifiuti maleodoranti contro i quali sembrava fosse impossibile fare qualcosa.

I mezzi di comunicazione, poi, cominciavano a fare sempre più spesso riferimento ai danni sulla salute che tale situazione avrebbe provocato. Di qui l’esigenza di promuovere in tutti loro L’idea del progetto è nata dalla situazione contingente che gli alunni stavano vivendo: Melito, cittadina dell’hinterland napoletano, è stata colpita in pieno dal problema dei rifiuti.

Spesso gli alunni venivano a scuola passando tra cumuli di rifiuti maleodoranti contro i quali sembrava fosse impossibile fare qualcosa. I mezzi di comunicazione, poi, cominciavano a fare sempre più spesso riferimento ai danni sulla salute che tale situazione avrebbe provocato.

Di qui l’esigenza di promuovere in tutti loro cambiamenti radicali negli atteggiamenti e nei comportamenti quotidiani, sia a livello individuale che collettivo, al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé, dell’ambiente e della comunità’ intesa non solo come società di appartenenza, ma anche come pianeta.

Prendendo spunto dalla PPS “Salviamo il salvabile” da me elaborata per il DOL(copia in allegato), ho deciso di progettare un percorso volto a: ¾ Comprendere quanto l’uomo abbia contribuito a distruggere la natura; ¾ Promuovere atteggiamenti consapevoli e responsabili per un equilibrato rapporto uomo- ambiente; ¾ Comprendere quanto sia utile il lavoro svolto dalle Associazioni che operano a difesa dell’ambiente.

In fase iniziale (1° incontro) gli alunni sono stati divisi in 7 gruppi eterogenei (spesso ho svolto il lavoro unendo le classi,) e per ogni gruppo ho previsto la figura del “Tutor” che aveva il compito di organizzare e raccogliere il materiale del gruppo ma soprattutto doveva svolgere la funzione di “coaching” con i compagni in difficoltà (in ogni gruppo c’era un bambino diversamente abile).

In fase finale (penultima settimana) i Tutor si sono incontrati a casa di uno di loro(grazie alla continua collaborazione dei genitori) per effettuare la scelta dei materiali da utilizzare per i cartelloni e per la brochure finale da consegnare alle famiglie.

Molti gli strumenti usati: Presentazione PPS, cartoncini, carta da sottoparato, riviste, foto, google,immagini, lettore cd, fotocamera digitale, scanner,software (Vanbasco, irfanwiev, word, publisher), flauto, colori a tempera, pennarelli, spugna per creazioni.

2. Numero di classi coinvolte, di insegnanti, di ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione

∗ Sono stati coinvolti tutti gli alunni delle classi IVCD (50 alunni di cui 7 diversamente abili) per il periodo compreso tra Aprile e Maggio 2008, durante le ore dell’ambito logico-matematico e durante le poche ore di compresenza con le colleghe di modulo per le attività interdisciplinari previste.

Il lavoro si è svolto in classe, nel laboratorio multimediale, nel laboratorio musicale. Insegnanti coinvolti:Patrizia Nicoletti (matematica,scienze, tecnologia e informatica), Belluomo Mariarita (ins. di sostegno-esperta in musica e coreografia), Nunzia Poziello (ins. di sostegno esperta in attività grafica), Gritta Maria Paola, Vania Stanzione (ins. di modulo: raccordi interdisciplinari)

3. Vantaggi e svantaggi (vedi le voci del punto 1)

∗ Ripeto testualmente quanto già precisato nella scheda del progetto: Di norma non sono mai contenta completamente del lavoro svolto. Ritengo che si possa fare e dare sempre di più ma questa volta devo dire che il progetto è stato semplicemente stupendo.

La mia può sembrare una valutazione di parte ma non è così. Partito un po’ in sordina, di giorno in giorno notavo che l’interesse e la partecipazione degli alunni aumentava a dismisura. Sono stati loro a darmi sempre nuovi spunti ed idee che hanno ampliato di molto l’idea progettuale iniziale.

Ciò che maggiormente si è rivelato utile è stato lavorare a classi unite con gli alunni divisi in gruppi eterogenei gestiti ed organizzati da un Tutor (un compagno) che era referente del lavoro svolto: ciò ha spinto tutti i ragazzi a dare il meglio.

La competizione tra i gruppi è stata sempre positiva e propositiva, scambi di materiale e di idee tra i Tutor e gli alunni hanno fatto in modo che il lavoro fosse svolto, secondo le proprie caratteristiche, da ogni singolo partecipante. I ragazzi sono stati entusiasti così come le famiglie. Non sono stati ravvisabili svantaggi di alcun tipo se non quello del periodo limitato di tempo di svolgimento del progetto:se avessi immaginato la risposta così entusiasta degli alunni alla mia idea progettuale, avrei iniziato il lavoro molto prima

4. Eventuali difficoltà incontrate, sia tecniche che metodologico – didattiche

∗ L’unica difficoltà è stata ottenere in tempi molto brevi il certificato di adozione del Delfino. L’idea è nata dai ragazzi visionando i Siti internet relativi al progetto e presenti nella presentazione utilizzata(compito DOL in allegato), hanno insistito molto per “fare qualcosa di veramente tangibile “per le creature in pericolo.

Ogni ragazzo, secondo le proprie possibilità, ha rinunciato a qualche spicciolo(la platea ha un reddito medio – basso) pur di potersi sentire “genitore”di Pinna Bianca. Non sono emerse difficoltà di natura metodologico – didattica in quanto aver alternato lezioni frontali, esercitazioni laboratoriali, lavoro di gruppo ha permesso l’interazione proficua tra gli alunni con un miglioramento costante delle competenze di ognuno di loro.

5. Abilità acquisite dagli insegnanti e dagli alunni

∗ Lo svolgimento del progetto è stato occasione di crescita umana sia per gli alunni che per gli insegnanti: le mie colleghe di modulo non amano molto lavorare su progetti ma si sono dovute ricredere: gli obiettivi disciplinari programmati da me e da loro approvati sono stati ampiamente raggiunti da tutti i ragazzi.

Sicuramente è migliorata in tutti noi la capacità di lavorare in sinergia mettendo a disposizione le proprie capacità specifiche per un fine comune. Tale progetto mi ha permesso, inoltre, di ampliare e migliorare le mie competenze informatiche sulla manipolazione di tracce audio con software specifici.

6. Modalità di relazione osservate tra alunno e docente (analogie e differenze con le altre situazioni d’apprendimento)

∗ Le relazioni tra alunni e docente sono state ottimali. Il lavoro cooperativo di gruppo con compagni come facilitatori dell’apprendimento e come”personal trainer” è stato stimolante, alcune volte complesso ma coinvolgente.

La trasmissione di informazioni non è mai stata univoca: questo il vero punto di forza del modello formativo utilizzato. Spesso, durante la realizzazione della brochure definitiva con gli alunni, ho amato definirmi “il manovale informatico” visto che erano loro a dettare schemi, font, colori, alla sottoscritta che si limitava ad assemblare ogni elemento con Publisher, software con il quale gli alunni non avevano mai lavorato e che li ha affascinati da subito.

7. Modalità di relazione osservate tra alunno ed alunno (analogie, differenze …)

∗ Come ho già più volte precisato, il successo del progetto sta proprio nella modalità organizzativa utilizzata che ha consentito, anche agli alunni più deboli e con difficoltà, di dare secondo le proprie capacità un valido contributo all’avanzamento delle attività.

8. Modalità di relazione osservate tra docente e docente (analogie e differenze …)

∗ Il progetto è stato portato avanti per lo più da me e dalle 2 colleghe di sostegno. Le 2 colleghe di base mi hanno aiutato nelle attività di raccordo e soprattutto nella correzione della parte testuale (sintesi, questionari, acrostici, testi poetici) che era veramente abbondante.

Per la parte dedicata alle rappresentazioni grafiche delle varie situazioni mi sono avvalsa delle competenze della collega di sostegno Nunzia Poziello, veramente brava in disegno e nello spiegare le varie tecniche di colorazione a maggior impatto grafico.

La parte musicale è stata curata da me e dalla bravissima e “coinvolgente” collega di sostegno Mariarita Belluomo che ha fatto amare ai bambini il flauto e con la quale abbiamo scelto le musiche da utilizzare e sulle quali far lavorare gli alunni per la creazione dei testi e delle semplici coreografie (la scelta finale è caduta sulle seguenti basi musicali: Jesael dei Delirium,(testo modificato dagli alunni) che è stata suonata e cantata, e su Ma la notte no di Renzo Arbore (testo creato dagli alunni) che è stata cantata e ballata).

9. Valutazione delle tecnologie e del materiale usato

10.Ricchezza/correttezza/interesse contenuti

11. Funzionalità didattica

12. Facilità d’accesso e fruizione

∗ L’interesse e la partecipazione ottenuta mi fanno dare una ottima valutazione a tutto il progetto : i contenuti sono stati veramente tanti e di grande impatto emotivo, le modalità e le attività didattiche scelte sono state sempre alla portata dei ragazzi e di facile utilizzo e fruizione.

Molto importante è stato anche introdurre il discorso sull’impatto grafico che deve avere la creazione di slogan e loghi per attirare l’attenzione dell’utente finale del prodotto. Tale attività mi ha consentito di allargare il discorso alla pubblicità e ai messaggi nascosti che spesso caratterizzano gli spot e gli slogan.

13.Valutazione dell’esperienza in termini di arricchimento professionale

∗ L’esperienza è stata veramente valida dal punto di vista umano e professionale in quanto mi ha consentito di comprendere meglio le esigenze metodologico/didattiche dei miei alunni, e di utilizzare validamente e a scopi educativi le TIC e i vari strumenti didattici offerti dal web.

14.Valutazione dell’esperienza da parte dei ragazzi

Entusiasmo: questa è la parola che ha caratterizzato il progetto. Gli alunni si sono dimostrati felici del lavoro realizzato ma, soprattutto, hanno immediatamente applicato le conoscenze apprese : hanno portato in famiglia il loro desiderio di iniziare una vera e proficua raccolta differenziata.

I genitori mi hanno riferito che ogni occasione era valida per parlare a tutti di quanto fosse importante per il pianeta evitare lo spreco di acqua e di imparare di nuovo a andare a piedi o a scegliere il mezzo pubblico per limitare l’inquinamento.

Il lavoro di gruppo si è dimostrato strumento validissimo per la socializzazione ed il tempo è trascorso per tutti, docenti e alunni, piacevolmente .

15.Indicazioni circa una eventuale prosecuzione dell’esperienza

∗ Se tutto procede come dovrebbe, vorrei concludere il mio discorso progettuale sull’ambiente con la realizzazione di un video con protagonisti i ragazzi. Vorrei conservassero, anche negli anni a venire, un buon ricordo di ciò che hanno fatto e appreso nella scuola elementare.

16. Ovunque è possibile, fare riferimento ai contenuti dei moduli studiati durante i due anni di Diploma On Line.

∗ Come ho già detto più volte l’idea del progetto è nata in me proprio dopo un compito su power point avanzato fatto per il Dol. Importanti riferimenti per il lavoro svolto li ha trovati in tutti i moduli ma soprattutto in quello riguardante “Principi di grafica e layout” (punto 5. Uso dei font) e “Comunicazione e comunicazione e Nuove Tecnologie”(II PARTE: Impatto e diffusione delle tecnologie della comunicazione)