DOL MARIA DALLI CARDILLO CLASSE E2 RELAZIONE FINALE
1. descrizione dei contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti
Premessa: Operando da anni come insegnante specializzato per l’integrazione scolastica e sociale degli alunni diversamente abile ho acuito l’esigenza di attuare un percorso didattico che coinvolgesse non soltanto l’alunno affetto da ritardo cognitivo di tipo lieve da me seguito ma anche il gruppo classe, nella consapevolezza che il lavoro di gruppo è un’attività efficace per rimuovere qualsiasi effetto negativo dovuto a condizionamenti sociali a far superare condizioni di svantaggio culturale e favorire il massimo sviluppo di ciascuno oltrechè sviluppare il senso di solidarietà, collaborazione, cooperazione.
Da questa esperienza è emerso, infatti, che l’apprendimento cooperativo risulta essere una delle strategie didattiche attive e metodologiche più importanti ed efficaci per l’integrazione degli alunni con difficoltà, perchè è capace di favorire lo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in situazioni di handicap, purché si realizzino condizioni di interazione costruttiva fra i diversi componenti del gruppo, ossia se anche gli alunni meno dotati vengono messi nelle condizioni di operare con successo e di offrire il loro contributo per il conseguimento dei traguardi stabiliti dal gruppo.
Cooperare significa lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. All’interno di situazioni cooperative l’individuo singolo cerca di perseguire dei risultati che vanno a vantaggio suo e di tutti i suoi collaboratori.
Il progetto ha avuto come finalità quella di pervenire al potenziamento e allo sviluppo delle risorse di cui l’allievo dispone, cercando di coniugare obiettivi formativi e curriculum personale. L’obiettivo prioritario del progetto è stato quello di soddisfare l’esigenza di trovare strumenti didattici alternativi, di creare percorsi individualizzati in grado di rispondere in pieno a quelli che sono i diversi bisogni di ogni allievo.
Il percorso didattico che ha coinvolto tutti gli alunni della classe si è concluso attraverso specifiche fasi operative che comprendevano: attività di studio e ricerca, documentazione e confronto, attività che hanno consentito di sviluppare abilità cognitive, relazionali e metodologiche, di sperimentare ed acquisire gradualmente le competenze, le funzioni e i compiti propri di ogni singolo alunno.
La scuola assicura l’accessibilità anche ai disabili dal punto di vista motorio. Oltre ai laboratori multimediali, che garantiscono l’attuazione dei diversi curricoli, è presente nell’istituto un’aula esperenziale per le attività individualizzate, attrezzata con strumentazione informatica specifica per il recupero e sostegno di abilità strumentali di base e per le simulazioni di attività di ufficio.
Il gruppo di lavoro e di studio ha come finalità l’integrazione e la socializzazione degli alunni all’interno della nostra scuola. Luoghi L’intero progetto si è svolto utilizzando i locali dell’istituto: la classe e laboratorio multimediale.
Protagonisti
Il progetto didattico è stato realizzato dall’insegnante di diritto e dall’insegnante Dalli Cardillo Maria, docenti di scuola secondaria della classe 2 C nella quale è inserito l’alunno con difficoltà cognitive di tipo lieve. La classe è composta da 18 alunni.
Tempi
Il progetto che si è articolato per complessive 20 ore si è basato sulla collaborazione continua fra la componente docente e gruppo classe.
Metodologia
Ponendomi nell’ottica del miglioramento del servizio scolastico finalizzato all’ottimizzazione degli insegnamenti/apprendimenti e quindi alla lotta alla dispersione scolastica diventa indispensabile pensare ad un lavoro di sensibilizzazione nei confronti dei soggetti con difficoltà di apprendimento.
Facendo leva su questi bisogni e sull’atteggiamento propositivo degli insegnanti ho deciso di intraprendere questo progetto coinvolgendo il gruppo classe per favorire attraverso la metodologia dell’apprendimento cooperativo l’integrazione e la valorizzazione di tutti gli alunni.
Gli obiettivi del progetto sono stati:
Obiettivi didattici: saper ascoltare sapere descrivere saper memorizzare saper osservare
Obiettivi disciplinari:
− migliorare il metodo di studio adeguato alle specifiche abilità di comprensione e produzione orale e scritta
− saper leggere il quotidiani ( corriere della sera – la stampa)
− saper leggere, comprendere e riproporre sia in forma orale che scritta semplici testi
− saper esporre in modo semplice un argomento studiato
− saper leggere un semplice articolo di argomento giuridico
− sapere utilizzare i termini specifici della disciplina tecnologia informatica
− riconoscere gli elementi costitutivi di un sistema di elaborazione dati
− apprendere l’uso del programma di videoscrittura word
− conoscere le funzioni di un sistema operativo
− saper utilizzare internet, creare tabelle, grafici, uso del programma Movie Maker Obiettivi trasversali
– lavoro cooperativo
– sviluppare al capacità di lavoro autonomo
– capacità di seguire da solo semplici consegne
– trasferimento delle abilità/competenze sviluppate nell’ambito delle altre materie
Modalità formative: dopo aver spiegato le fasi del progetto , i ragazzi inizieranno a lavorare a coppia, e ognuno avrà un programma da studiare.
1. superamento della rigida distinzione dei ruoli tra insegnante/alunno
2. superamento del modello trasmissivo della conoscenza
3. il docente diventa un facilitatore dell’apprendimento
4. e il sapere si costruisce insieme in una “comunità di apprendimento”
5. creare attività di ascolto e parlato
6. trattazione semplificata e guidata degli argomenti che sono stati assimilati attraverso continui esercizi di ripetizione, di incoraggiamento e stimolazioni
Obiettivi motivazionali:
– Motivare gli alunni all’ascolto attivo e parlato, e comunicare facilitando esperienze di tipo collaborativo.
Obiettivi di socializzazione:
• inserirsi bene in gruppi di lavoro;
• manifestare le proprie idee e sentimenti;
• rispettare idee e sentimenti degli altri;
• ascoltare gli altri, lasciarli parlare;
• chiedere chiarimenti su ciò che non si capisce;
• dare informazioni, fare proposte, esprimere le proprie opinioni.
Il progetto è stato accolto in maniera positiva dal gruppo classe, come argomento attuale e a loro parere interessante. Il progetto si è concluso con le 20 ore previste, realizzato nel periodo Settembre – Dicembre 2008.
Le metodologie utilizzate sono state le più varie: dalle riunioni informative rivolti a gruppi di studenti alla partecipazione a dibattiti inerenti l’ambito lavorativo, all’osservazione diretta di notizie attraverso letture di quotidiani, fotografie, indispensabile per il lavoro da presentare.
Il progetto si è realizzato in 7 moduli di un totale di 20 ore.
1. Presentazione del progetto alla classe con il relativo argomento “ differenza tra Governo Italiano e Governo Americano”. In classe 2h
2. Inizio progetto con la suddivisione degli alunni in gruppi di 3, guida e suggerimenti dell’insegnante per l’attività da svolgere. In aula informatica 2h
3. Lettura di quotidiani e libri relativi all’argomento trattato “Differenza tra Governo Italiano e Governo Americano” e ricerca da parte dei ragazzi su internet. In classe 2 h e in aula multimediale 2h
4. Raccolta materiale e creazione di mappe concettuali con la guida e suggerimenti da parte degli insegnanti. In aula multimediale 4 h
5. Prima valutazione orientativa dei risultati ottenuti e discussione aperta sul lavoro da svolgere. In classe 2 h
6. Approfondimento del lavoro svolto con l’inserimento di immagini, foto, musica con il programma Movie Maker. In aula multimediale 3 h
7. Assemblaggio del progetto a cura dell’insegnante e valutazione dell’attività didattica svolta dagli alunni. In aula multimediale 3 h
L’insegnante di diritto ha invitato la classe ad effettuare attraverso la connessione con internet una ricerca che comprenda le analogie e le differenze fra lo “Stato Italiano e lo Stato Americano”. Il lavoro è stato ultimato con la creazione di mappe concettuali realizzate specificatamente per l’alunno disabile che servono a riassumere e semplificare i concetti fondamentali di alcuni argomenti e che possono risultare validi per il resto della classe.
Il lavoro è stato ulteriormente integrato sia da immagini sia da letture effettuate in classe di quotidiani che riportavano fatti e avvenimenti politici recenti inerenti le tematiche programmate. Il tutto è stato discusso, commentato e relazionato dai ragazzi e riprodotto in CD contenente: documenti, ricerche, immagini,riflessioni personali e musica di sottofondo attraverso il programma microsoftware Movie Maker.
Il fine è quello di facilitare la conoscenza di argomenti che risultano io particolarmente attuali realizzando attività in piccolo gruppo in cui lo studente sia protagonista del suo saper ed impari ad “apprendere ad apprendere”.
In tal senso si intende:
2. assistere gli alunni nello studio ed invitarli ad esprimere le difficoltà e le strategie messe in atto per risolverle in modo da prendere coscienza del proprio processo cognitivo e a mettere a punto un metodo di studio efficace.
3. Verificare la capacità dei ragazzi di trasferire in un altro contesto le abilità acquisite
4. promuovere la consapevolezza e l’autonomia rispetto alle esperienze scolastiche.
2. Numero di classi coinvolte, di insegnanti, di ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione
Il progetto ha coinvolto la docente di diritto, 1 assistente tecnico, l’insegnante Dalli Cardillo Maria e 18 alunni del biennio.
3. Vantaggi e svantaggi
Questa esperienza oltre ad avere avuto una forte valenza orientativa ha permesso a noi dicenti di arricchire l’attività educativa permettendo agli studenti di sviluppare oltre l’area del “sapere” e del “saper fare” anche del “saper essere”.
4. Eventuali difficoltà incontrate, sia tecniche che metodologico – didattiche
Ci sono stati alunni che hanno dimostrato particolari problemi e difficoltà di apprendimento rispetto ad altri. Compito di noi docenti è stato quello di condurli verso una maggiore comprensione e consapevolezza del lavoro con colloqui orientativi ed esercitazioni che li hanno avviati a proseguire con maggiore sicurezza e fiducia le attività da svolgere.
Le difficoltà tecniche si sono riscontrate nel momento in cui è venuto a mancare il supporto informatico che ha indotto gli alunni a proseguire il lavoro partecipando in gruppi di 6.
5. Abilità acquisite dagli insegnanti e dagli alunni
Il progetto che si è basato, prevalentemente, su interventi di didattica attiva, riflessione guidate e lavori di gruppo ha favorito:
– la capacità di comunicare e socializzare;
– valorizzazione del singolo individuo come risorsa del gruppo;
– consapevolezza che il lavoro di gruppo ottimizza il progetto didattico;
– senso di appartenenza ai membri del gruppo;
– accresce l’autostima personale in rapporto al proprio lavoro;
– aumenta il senso di responsabilità rispetto al lavoro svolto;
– sensibilizza gli studenti ad un sereno rapporto con lo studente diversamente abile.
6. Modalità di relazione osservate tra l’alunno e docente, tra alunno ed alunno, tra docente e docente ( analogie e differenze con le altre situazioni d’apprendimento)
Come educatori scolastici ci siamo posti nell’ottica di una reale collaborazione utile per il proseguimento del progetto e indispensabile per consentire agli studenti di vivere questa esperienza nel modo più sereno e armonico possibile.
Il lavoro svolto dall’allievo diversamente abile è stato valorizzato nell’ambito della classe poiché la sua presenza è stata pienamente accettata e considerata stimolante sul piano formativo. Infatti l’alunno per essere totalmente integrato e gratificato è stato interrogato da noi docenti durante le attività, e ciò è servito da stimolo per i compagni che hanno interagito e hanno ammirato gli sforzi fatti dai loro compagni. Ha noi docenti è attribuita la gestione del colloquio tutoriale.
Il tutoraggio è servito a porre l’alunno in un rapporto di fiducia rispetto al proprio tutor che ha il compito di stimolare lo studente verso il raggiungimento degli obiettivi e, nel caso di momentanea crisi aiutarlo a ritrovare la motivazione e a ridefinire il proprio percorso con consapevolezza.
7. Valutazione dell’esperienza in termini di arricchimento professionale
La scuola di oggi non può esaurire la sua opera nella mera trasmissione dei contenuti ma deve farsi carico del benessere psicofisico dell’alunno, interpretandone in chiave evolutiva le esigenze di sviluppo e di crescita, attraverso strategie che lo accompagnino lungo il percorso scolastico.
In questo senso, il progetto che ho realizzato in collaborazione con la collega di diritto e con gli alunni con la classe con cui opero ha avuto esito positivo poiché ha coinvolto tutti gli alunni e ha arricchito il nostro bagaglio professionale.
8.Valutazione dell’esperienza da parte dei ragazzi
Questa attività ha assunto una valenza formativa fondamentale, perchè finalizzata all’autonomia personale, consentendo a ciascuno di esprimere bisogni e rilevare attitudini che il più delle volte rimangono sommersi nel tradizionale lavoro scolastico curriculare.
Il lavoro è stato positivo perchè svolto nel riconoscimento e nella valorizzazione delle risorse personali dell’alunno, si è dato spazio all’integrazione e al recupero, ma sopratutto a fornire a ciascuno gli strumenti necessari per uno sviluppo armonico e integrale della personalità.
9. Indicazione circa una eventuale prosecuzione dell’esperienza
Considerato l’esito positivo del progetto con la collega di diritto abbiamo ipotizzato di realizzare un futuro progetto che preveda lo studio della “Monarchia” coinvolgendo i colleghi di lingua inglese e di storia. L’idea è nata dalla consapevolezza di rendere più semplice e interessante il processo di apprendimento degli alunni che si prestano ad affrontare tale studio.