Rientro a scuola dei docenti fuori sede: come organizzarsi al meglio

Con l’inizio del nuovo anno scolastico fissato dal Ministero della Pubblica Istruzione al 14 settembre, per migliaia di docenti in ogni parte d’Italia è giunta l’ora di tornare a scuola.

Se per gran parte degli insegnanti questo momento significa dire addio alle ferie estive per affrontare il nuovo anno scolastico, il discorso è più complesso per tutti quei docenti fuori sede, ai quali cioè è stata assegnata una cattedra lontana dalla propria città. Per loro, infatti, questo passaggio equivale a iniziare una nuova vita e trascorrere degli interminabili mesi lontani dalle proprie famiglie.

Questa ristretta categoria, comprendente molte persone che sono diventati insegnanti nel 2019 o comunque da pochissimi anni, è chiamata ad affrontare inevitabilmente un maggior numero di problemi. Tra questi spicca il difficile discorso della sistemazione in un nuovo alloggio e la necessità di effettuare un vero e proprio mini trasloco. Per fortuna la tecnologia e il web, da questo punto di vista, offrono un validissimo aiuto a tutti questi docenti.

Come? Ad esempio possono consultare dei siti che mostrano molti annunci di abitazioni in affitto. Per non parlare delle soluzioni low cost per spedire bagagli online e togliersi questo pensiero mentre si viaggia per raggiungere la nuova scuola. Ma andiamo per ordine e vediamo in questo articolo i principali problemi da affrontare da parte degli insegnanti: costretti ad allontanarsi da casa e dai propri cari, fino alla prossima estate.

Primo problema per gli insegnanti fuori sede: trovare casa

Quello di trovare un alloggio in affitto, che sia adatto alle proprie esigenze di insegnante fuori sede, è senza dubbio il primo problema da affrontare e risolvere nel minor tempo possibile.

Fondamentalmente si possono presentare due possibili situazioni: quella in cui il docente va per la prima volta in una scuola fuori sede; l’altra, relativamente più semplice, in cui viene riconfermata la stessa città e scuola.

Nel primo caso, una volta conosciuta la scuola in cui il docente dovrà insegnare, parte una ricerca minuziosa di tutti i possibili appartamenti e case da prendere in affitto per l’intero anno scolastico.

Tra i criteri di scelta adottati spicca quello fondamentale della posizione. Scegliere un’abitazione troppo lontana dalla scuola significa allungare i tempi degli spostamenti mattutini, dover prendere più mezzi pubblici e rischiare di arrivare in aula in ritardo.

Poi c’è un’altra importante scelta che riguarda l’eventuale convivenza con altri colleghi fuori sede, con lo scopo di dividere le spese di affitto e le utenze. Inutile nasconderlo: fino a una certa età sono molti i docenti disponibili a condividere i propri spazi con degli sconosciuti, soluzione che può essere perfino vista come un’opportunità per fare nuove amicizie. Ma superati i fatidici “anta”, sempre meno insegnanti cedono all’idea di vivere con altri, per cui nasce l’esigenza di trovare degli appartamenti singoli con dei bassi affitti mensili.

Altro problema: come affrontare il trasloco?

Una volta scelta l’abitazione, bisogna poi portarci tutto il necessario per viverci nei mesi della scuola. Detto in altre parole, è il momento del trasloco, poiché di questo si tratta!

Stiamo parlando di beni di prima necessità ma anche di materiale da usare durante l’insegnamento, come ad esempio i libri di testo e il computer.

La situazione cambia radicalmente in funzione della scuola in cui si andrà a insegnare, vale a dire se è poco o molto distante dalla propria città.

Nel secondo caso si può optare a soluzioni di spedizione a basso costo e allo stesso tempo sicura: spedire tutti gli oggetti necessari tramite i servizi di spedizione online.

Negli ultimi anni sempre più docenti fuori sede scelgono di impacchettare tutto e spedirlo direttamente a destinazione, affidandosi a dei corrieri espresso.

In questo modo al docente non rimane che salire sul treno, imbarcarsi sull’aereo o mettersi alla guida dell’auto, iniziando l’avventura di un nuovo anno scolastico!