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1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti. Il Progetto è il luogo culturale e pedagogico in cui si sperimentano i linguaggi corporei, vocali, musicali, testuali, come strumenti di una didattica creativa. Il progetto didattico è nato dalla collaborazione tra il Circolo Didattico dove presto servizio, il II di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano, per la realizzazione di uno spettacolo: la messa in scena dell’opera lirica per ragazzi “Coltellaccio e il fantasma di Viareggio”.

L’opera lirica in un unico atto, è tratta dal libro “I racconti di Lupo Libeccio”di Giovanni Merlini e narra come è nato il primo carro del carnevale di Viareggio realizzato con la tecnica della carta a calco. Il progetto è stato accolto con favore da noi insegnanti perché offriva la possibilità di far conoscere ai nostri bambini e bambine le tradizioni del nostro territorio (nella nostra città il Carnevale è la festa più sentita e partecipata ed è famoso in tutto il mondo)e potevamo collaborare con la fondazione Festival Pucciniano, ente di grande prestigio.

Il percorso inoltre è stato creato e organizzato per introdurre i ragazzi in modo semplice e naturale all’opera lirica attraverso la partecipazione diretta. Vista la grande motivazione che muoveva tale esperienza, ho pensato di legare a ciò le attività da svolgere nel laboratorio Multimediale e nel Centro Immaginaria.

Il progetto si è svolto durante l’anno scolastico 2007/08, all’interno della scuola,al laboratorio di Immaginaria(Centro multimediale gestito dal Comune di Viareggio che organizza percorsi di educazione all’uso e alla fruizione dei mezzi multimediali), nel teatro Jenco di Viareggio.

A scuola abbiamo utilizzato tutti gli spazi a disposizione: la classe per la lettura del libro, il lavoro sulla comprensione del testo e delle tradizioni culturali locali, la lettura del copione; la palestra per le prove del coro e dei balletti; il laboratorio di pittura per la realizzazione delle scenografie; il laboratorio multimediale per la scannerizzazione dei disegni e il montaggio del video.

Nel Centro Immaginaria siamo stati consigliati su come organizzare il nostro lavoro. A teatro abbiamo realizzato il nostro sogno: cantare insieme a veri cantanti lirici e ad essere protagonisti.

Gli obiettivi del progetto erano:

• Offrire a tutti i bambini e i ragazzi, l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e “mettersi in gioco”;

• Sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola;

• Potenziare e rafforzare la conoscenza di sé e dell’altro;

• Educare al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione;

• Acquisire la consapevolezza della voce e educare al canto corale;

• Offrire una più compiuta possibilità d’integrazione ai bambini e ragazzi con difficoltà, gli stranieri e i disabili;

• Ampliare gli orizzonti culturali dei ragazzi e dei bambini, stimolandone la sensibilità alle arti sceniche;

• Avvicinare e far sperimentare i ragazzi alla multimedialità.

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Fasi del percorso 1 Progettazione del percorso per la presentazione di un’opera lirica per ragazzi In aula. 2h

2 Presentazione e lettura animata del testo: “Coltellaccio e il fantasma di Viareggio”u di Giovanni Merlini In aula. 2h

3 Presentazione del lavoro e del percorso ai bambini e scelta dei ruoli In aula. 2h

4 Lettura e memorizzazione dei testi delle canzoni In aula. 2h

5 Coreografie dei balletti Palestra- 3 incontri di 2 h

6 Realizzazione di disegni per la scenografia ( i disegni saranno scannerizzati e proiettati durante lo spettacolo) In aula. 3 incontri di 2 ore

7 Prove dello spettacolo Aula, palestra(quando è disponibile) 2 h tutte le settimane da gennaio a maggio

8 Scannerizzazione dei disegni realizzati dai bambini Aula informatica 2 incontri di 2 h

9 Percorso al laboratorio di Immaginaria, per presentare il nostro progetto di lavoro multimediale e ricevere i preziosi consigli degli esperti sul montaggio del video Laboratorio Immaginaria, nel Comune di Viareggio, 2 h

10 Messa in scena dello spettacolo al teatro Jenco di Viareggio e videoripresa dello spettacolo da parte dei genitori L’intera giornata

11 Montaggio del video,utilizzando il software Movie Maker per il montaggio e di Open Office versione 1.1.3, software di acquisizione immagini in dotazione alle varie macchine fotografiche digitali, software per acquisizione di tracce audio Nero Wave Editor… Aula informatica 4 incontri di 2 h

12 Presentazione del CD del percorso realizzato con i bambini e le bambine ai genitori e agli altri alunni della scuola video 2h +2h

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2. Numero di classi coinvolte, di insegnanti, di ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione Le classi II B e III B della scuola primaria Lambruschini di Viareggio, formate rispettivamente da 24 alunni e 25 alunni. Si tratta di un plesso di tredici classi tutte funzionanti con il modello a tempo pieno di 40 ore settimanali.

L’organizzazione prevede due insegnanti per classe, che operano sui diversi ambiti, l’insegnante di sostegno perché in entrambe è inserito un bambino diversamente abile, e due insegnanti specialiste di religione e d’inglese. Hanno partecipato alla sperimentazione tutte le insegnanti , eccetto le specialiste di religione e inglese e sono:Maria Cristina Berti, Marina Boccolini, Carmela Sannino, Rosaria Di Maio, Egle Caldarella. Il montaggio del video è stato realizzato dai bambini della III B nell’anno scolastico 2008/2009, classe dove opero.

3. Vantaggi e svantaggi (vedi le voci del punto uno). L’esperienza è stata molto positiva al di là dei risultati che sono sicuramente perfezionabili,anche per la mia poca esperienza nell’utilizzo di alcune tecnologie.

Non sono riuscita perciò a trovare svantaggi, ma solo un grande arricchimento sia per i bambini, ma anche per gli adulti. Elenco solo alcuni dei vantaggi che ho riscontrato:

• creazione di un clima di fiducia di base, di partecipazione, di collaborazione critica

• importanza del lavoro di gruppo e del tutoring

• valorizzazione di tutte le risorse umane

• aumento del senso di responsabilità

• utilizzo degli scambi relazionali come strumento per dare valore aggiunto ai lavori del gruppo (confronto di esperienze)

• autovalutazione e metacognizione

• rispetto dei ruoli

• costruzione attiva della conoscenza

4. Eventuali difficoltà incontrate, sia tecniche che metodologico – didattiche. Difficoltà tecniche La prima difficoltà tecnica è stata quella dovuta alla qualità delle immagini del video, immagini che sono state girate dai genitori, in quanto si è ammalata una collega il giorno dello spettacolo e sono dovuta stare dietro le quinte con i bambini. Altre difficoltà sono dovute all’inadeguatezza tecnica dei computer della scuola e al numero di postazioni che sono solo 8 funzionanti e i bambini che vi hanno lavorato 24.

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5. Abilità acquisite dagli insegnanti e dagli alunni. L’esperienza ha dato l’occasione a tutti i soggetti coinvolti, compresi i cantanti del Pucciniano, di partecipare ad un’esperienza educativa diversa e motivante.

Per gli alunni e per i docenti si sono affinate le seguenti abilità:

– capacità di comunicare con maggiore efficacia;

– capacità potenziare e rafforzare la conoscenza di sé;

– capacità di sperimentare linguaggi espressivi diversi:musica, canto, immagini, video,…;

– capacità di rispettare l’altro, collaborare e cooperare.

Abilità/competenze nell’uso delle nuove tecnologie Le insegnanti hanno avuto la possibilità di vedere l’applicazione pratica del coinvolgimento di tutte le materie scolastiche in un’attività laboratoriale e multimediale. La frequenza al Corso DOL ha incoraggiato la sottoscritta a “provare” e a stimolare la collaborazione delle colleghe.

6. Modalità di relazione osservate tra alunno e docente, tra alunno ed alunno, tra docente e docente (analogie e differenze con le altre situazioni d’apprendimento.) Gli alunni hanno avuto il ruolo di protagonisti dell’azione; le insegnanti quello di supporto, guida, rinforzo nell’uso delle tecnologie. Il clima instauratosi fra gli allievi è stato costruttivo/collaborativo, con momenti di tutoring fra gli alunni. Il rapporto alunni/docenti, già improntato sulla fiducia, è stato incentivato.

7. Valutazione dell’esperienza in termini di arricchimento professionale L’uso delle TIC ha permesso la personalizzazione del percorso di ogni alunno, favorendo, naturalmente e senza costrizioni, la formazione dello PSP di ogni discente e rendendo lo stesso consapevole del proprio percorso. La ricaduta sulla metodologia e sulla didattica sono stati di gran rilievo, privilegiando: l’apprendimento cooperativo, la condivisione delle scoperte e delle proposte, l’elaborazione e la rappresentazione dei risultati raggiunti.

8. Valutazione dell’esperienza da parte dei ragazzi L’aula multimediale, come nella maggior parte delle scuole, contiene pc ormai obsoleti e lenti, che hanno allungato i tempi di lavoro. Gli alunni hanno svolto le attività proposte con grande impegno e interesse.

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La ricaduta formativa dell’attività di utilizzo delle Nuove Tecnologie si è osservata nella capacità di collaborare nelle diverse attività proposte e nelle scelte sulla forma del prodotto finale, nella vivacità degli scambi di scoperte. 9. Indicazioni circa un’eventuale prosecuzione dell’esperienza L’esperienza, con modalità diverse, sarà riproposta per l’anno scolastico 2008/2009. Infatti con le insegnanti della classe parallela a quella dove opero, abbiamo progettato di realizzare un documentario informativo sulla nostra città, prendendo in esame i luoghi più caratteristici.